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lunedì 29 luglio 2013

Dirigenti in cerca di suggerimenti






Eccoci di nuovo qui con un breve, ma divertente episodio di vita aziendale.
 
Il dipendente riluttante era stato incaricato di preparare una relazione su un nuovo sistema di incentivazione approvato a Dicembre scorso che coinvolgeva i prodotti aziendali. Fra incertezze del decreto e continui rinvii interni si è giunti fino ad oggi per pubblicare questa relazione sul sito.
Circa due settimane fa, quando ormai l'ultima versione era stata finalmente concordata con il brillante quadro intermedio di cui già conosciamo le eccezionali doti decisionali, il dirigente a cui fanno capo sia il dipendente riluttante che il quadro intermedio, interviene perché secondo lui le macchine che secondo il dipendente riluttante non rientravano fra quelle incentivabili possono invece essere incluse.
Segue una breve discussione in cui il dipendente riluttante spiega che dall'esame che ha fatto tali macchine non possono rientrare in quanto non hanno un rapporto di prova sulle prestazioni da parte di un laboratorio terzo che certifichi che siano sopra i limiti richiesti per accedere agli incentivi. Secondo il dirigente però questa condizione è aggirabile e alla fine chiede al dipendente riluttante di fare un elenco di tali macchine e delle loro prestazioni, in modo che ci possa pensare sopra.
 
Il dipendente riluttante realizza quest'elenco e lo manda per mail al quadro intermedio e al dirigente, dicendo loro che attenderà un ok per far inserire la relazione sul sito. Naturalmente passa un'altra settimana, ma entrambi i brillanti manager si guardano bene da dare questo ok che dovrebbe sbloccare una relazione che è già a detta loro in ritardo.
Il dipendente potrebbe anche fermarsi qui, ma per scrupolo qualche giorno fa ricorda al quadro intermedio che la relazione è ferma in attesa di risposta, dopo che lui ha inviato l'elenco che era stato richiesto. Il quadro intermedio, come al solito, cerca di ribaltare la patata sul dipendente riluttante dicendogli che occorre essere proattivi e perciò servirebbe fare delle proposte al dirigente per sbloccare la situazione.
A quel punto incredulo e anche un po' seccato il dipendente riluttante alza la voce e dice al quadro che lui la sua proposta l'aveva già fatta e che secondo lui quelle macchine non rientrano negli incentivi e che era il dirigente a pensare il contrario e quindi era lui che doveva decidere.
 
Riassumendo questa strana situazione si può ricavare un insegnamento su una simpatica caratteristica dei manager aziendali: vogliono intervenire nei processi aziendali con le loro leggendarie capacità decisionali, ma vorrebbero anche che queste importanti decisioni siano loro suggerite dai loro dipendenti.....

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