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venerdì 10 maggio 2013

Capacità decisionale? No grazie


 

Presento un caso concreto di vita (e isteria) aziendale, per poi provare a fare un commento generale in un successivo post: dal particolare al generale.

Premessa: l’Attività A non ha una scadenza definita, dato che fa parte di una iniziativa di promozione alle agenzie commerciali che però non avevano fatto richieste specifiche. Diciamo che potrebbe essere terminata fra la fine di Maggio e la fine di Giugno senza nessuna conseguenza quantificabile. Inoltre è una attività di una certa complessità e che è difficile da quantificare a priori, cioè prima di averci cominciato a lavorare, perché non ci sono esperienze analoghe precedenti.
Visto che però nel presentarla serviva inserire un termine e la presentazione è stata fatta a fine Aprile si è messa la scadenza di fine Maggio, per “arrotondare”.

Il dipendente riluttante è stato incaricato di seguire lo svolgimento di questa attività, e il suo responsabile diretto gli aveva chiesto di terminare la sua parte entro la fine della seconda settimana di Maggio (cosa dubbia perché non si sa quanto tempo serva per essa). Il giorno successivo a quando si è concordato questo programma però lo stesso responsabile ha chiesto al dipendente riluttante di effettuare altre attività che comportavano anche una trasferta in fiera che di fatto lo impegnavano fino a Giovedì 9 Maggio.
In questa richiesta però il responsabile si è guardato bene da dire esplicitamente che il piano per l’attività A era cambiato per nuove priorità e allora il dipendente riluttante, conoscendo i rischi di una simile situazione, ha scritto una mail al responsabile e al dirigente per informarli esplicitamente di questo slittamento, in modo da evitare che alla fine della settimana qualcuno si lamentasse perché l’Attività A non era ancora terminata, visti gli accordi della settimana prima (non esplicitamente annullati dal responsabile).

Venerdì 10 era quindi il primo giorno utile per cominciare l’attività A, ma Giovedì 9 e' subentrata un’attività B, questa effettivamente con la scadenza esterna improrogabile di consegna Lunedì 13.
Il dipendente riluttante quindi scrive la seguente mail agli stessi destinatari per informarli di questo nuovo slittamento.

From: dipendente.riluttante
Date: Fri, 10 May 2013 11:48:27 +0200
To: responsabile intermedio,
CC: dirigente X
Subject: Fwd: stato avanzamento Attività A
 
Ciao Marcello,
ti scrivo per aggiornare di nuovo il programma di lavoro che avevo fatto qua sotto sull’attività A e in cui prevedevo di cominciare a lavorare oggi su di essa. Oggi tuttavia sto lavorando sull’Attività B che il Direttore X mi ha chiesto di completare con attenzione perchè non vorrebbe che fossimo estromessi.  
Prevedo quindi di cominciare ad affrontare l’Attività A Lunedì, partendo con un incontro con la responsabile servizi informatici. Poi però la settimana prossima Martedì è festa e Giovedì e Venerdì sarò fuori per i convegni in Lombardia e Piemonte e Mercoledì dovrò dedicare del tempo a preparare quello in Piemonte per cui mi hanno fatto richieste specifiche e che non possiamo rischiare di fare male, visto che saranno presenti almeno 200 persone.
Eventualmente, visto che in Lombardia ci sei anche tu, potresti fare tu anche le mie parti così io andrei solo in Piemonte e guadagnerei un giorno.
Ciao e ci vediamo Lunedì.
 
Dipendente Riluttante

La situazione quindi era molto chiara e ampiamente risolvibile e nel mondo reale sarebbe bastato semplicemente prendere le decisioni sulla trasferta in Lombardia, come proposto dal dipendente riluttante, o accettare uno slittamento di un paio di settimane della Attività A (che non ha una scadenza definita, ma solamente autoimposta). Prendere simili decisioni, in questo caso anche abbastanza semplici dovrebbe essere ciò per cui i dirigenti e i quadri sono pagati e quindi normale amministrazione.
Inoltre il responsabile interpellato dovrebbe anche essere gratificato professionalmente di poter mettere a frutto su un caso pratico le mille interessantissime tecniche apprese in corsi di formazione dai nomi roboanti e fantasiosi in cui gli dovrebbe essere stato insegnato proprio come quantificare i tempi e i costi dei cambi di programma e gestire in questo modo in maniera efficace le varie priorità.
Nel fantastico mondo dell’azienda invece il responsabile intermedio risponde così.

Da: responsabile intermedio
Date: 10 maggio 2013 12:26
Oggetto: R: Fwd: stato avanzamento Attività A
A: dipendente.riluttante
 
Ok ne parliamo lunedì ma bisogna rispettare i tempi per l’Attività A.
Concentrati sulle logiche per inserire l’algoritmo nel programma.
Per le presentazioni usiamo quello che abbiamo.
Ciao
Marcello

Quindi in definitiva il nostro capitano di industria, dopo aver analizzato con raziocinio e lungimiranza la situazione e essere stato messo nella condizione di esercitare la propria leggendaria capacità decisionale opta in maniera agile e spensierata per l’antica e nobile arte di pretendere capra e cavoli, a volte esercitata anche nella più complessa versione di volere la botte piena e la moglie ubriaca e questo con buona pace dei tanti sofisticati e moderni corsi di formazione di cui l’azienda lo ha beneficiato.



In conclusione, nel fantastico mondo dell'azienda questo esempio non è un'eccezione, ma il preciso risultato di una raffinatissima strategia che i dirigenti amano molto mettere in atto perché evita loro di prendere qualsiasi decisione e dà loro continue occasioni per evitare di meritarsi i lauti stipendi e generosi benefits che l’azienda elargisce.


 

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